luca giovagnoli
Biografia
Nasce a Rimini nel 1963, città dove vive e lavora.
Il suo rapporto con la città di Milano si è sempre più intensificato, tanto che oggi, artisticamente, è la sua seconda città. Tuttavia, Rimini rimane sempre importante, come dichiarato da lui stesso in un’intervista: “Io penso che il luogo in cui vive un artista, lasci sempre in qualche modo un segno nelle sue opere. Io mi diverto molto a dipingere e credo che questo lo si colga nei miei lavori, forse è dovuto all’atmosfera della mia città.”
Nel suo lavoro si coglie forte l’aspetto narrativo, anche se per lo più si tratta di opere quasi astratte, concettuale. Sempre l’artista ha detto al proposito: “Il filo conduttore dei miei (…) lavori è proprio il racconto. Queste opere nascono ascoltando le storie della gente, in un bar o al ristorante, spesso involontariamente mi ritrovo ad ascoltare fatti o situazioni di persone sconosciute, questi racconti io li ritrovo estremamente stimolanti come spunto per cominciare un quadro. Una volta in studio, elaboro la storia che il più delle volte coincide con una situazione già vissuta da tutti noi, poi anche con l’aiuto di immagini a volte scoperte e scaricate da internet comincio a costruire il quadro.” Artista solo apparentemente legato ad un modo tradizionale di dipingere, Giovagnoli è attento all’evoluzione e alle opportunità offerte dalle nuove tecnologie. Sempre in una sua dichiarazione, al proposito egli afferma, parlando di Internet e globalizzazione: “Non vedo come uno strumento così straordinario, veloce e ricchissimo di informazioni di ogni tipo possa impoverire una cultura. Sono convinto che ogni tipo di contaminazione culturale che avvenga tramite Internet o un’altra qualsiasi forma di comunicazione crea un arricchimento reciproco per società e culture diverse.”
All’inizio degli anni ’90, più precisamente nel 1993, inaugura la sua prima mostra; di lì in avanti, con scadenza regolare (se non quasi maniacale!) continua ad esporre le sue opere sul territorio nazionale ed internazionale.
Nel 2006 firma la nuova immagine per il “manifesto di Rimini”, grande orgoglio per Giovagnoli, infatti la sua illustrazione viene scelta tra opere di artisti come Milo Manara, René Gruau, etc…
Nel 2009, sempre sul territorio di Rimini, partecipa a “Contemplazioni” a cura di Alberto Agazzani.
Solo 2 anni dopo, nel 2011 espone le sue opere alla 54° Biennale di Venezia, presso il Padiglione Italia a cura di Vittorio Sgarbi.
Oltre 20 anni di opere ed arte, che tutt’oggi proseguono.
Davide Rondoni scrisse di lui: «Non si sorrida se dico che c’è qualcosa degli stessi tormenti di un De Chirico in queste composizioni di metafisica del tempo. Di diverso da quel raggelato, intellettuale e tutto novecentesco comporsi, è in Giovagnoli una tenerezza, una rivierasca disponibilità al movimento incessante del mare, una più intelligente fiducia nel movimento del mondo.[..]»